Non è più consentito usare modalità cartacee, inviando i documenti fisici per posta, raccomandata o consegnati a mano

Dal luglio 2019, a seguito del Decreto Legge n. 119/2018, convertito nella Legge n.136/2018, tutti i ricorsi tributari devono essere presentati e depositati online attraverso specifici portali e strumenti digitali. Non è più consentito usare modalità cartacee, inviando i documenti fisici per posta, raccomandata o consegnati a mano. In questo senso è emblematica la sentenza n. 810/2024 della Commissione Tributaria di I grado di Latina presieduta dal giudice monocratico Costantino Ferrara, che lo scorso 26 luglio ha respinto il ricorso di un contribuente senza neanche consultare i documenti, perché questi erano stati inviati in formato cartaceo. L’invio di documenti tramite raccomandata, senza avvalersi delle procedure ufficializzate per legge, comporta la mancanza di requisiti di base per procedere con l’atto processuale e dunque il ricorso viene respinto d’ufficio. In questo caso le norme non sono aperte a nessun tipo di interpretazione perché la notifica e il deposito degli atti processuali devono avvenire esclusivamente in modalità telematica, seguendo le procedure del Processo Tributario Telematico (PTT), salvo casi eccezionali autorizzati dal Presidente della Commissione Tributaria o dal collegio giudicante. Questo processo di digitalizzazione si è reso necessario al fine di migliorare l’efficienza, la rapidità e la trasparenza dei procedimenti tributari, e di ridurre i costi di gestione per le parti coinvolte. È importante che ogni contribuente segua attentamente le procedure digitali prescritte dalla legge in caso di presentazione di un ricorso, poiché si rischia di invalidare una causa ancor prima di essere discussa e perdere l’eventuale possibilità di vedere accolta la propria istanza. 

Costantino Ferrara

Vice Presidente

Corte di Giustizia Tributaria

Latina e Roma