Nel 2024, il mercato immobiliare italiano ha beneficiato di una serie di fattori macroeconomici e politici. I segnali di ripresa economica, supportati da una crescita del PIL, hanno contribuito a migliorare la fiducia dei consumatori. Le politiche governative, come incentivi per l’acquisto della prima casa e agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni, hanno stimolato la domanda. Le previsioni di vendita per l’anno in corso di immobili residenziali si aggirano sulle 695.000 unità abitative. Numeri di tutto rispetto nonostante le attuali situazioni geopolitiche con due guerre in corso ed un non facile accesso al credito. In termini di tendenze, si è osservato un crescente interesse per le abitazioni situate in aree periferiche e suburbane, un fenomeno accelerato dalla pandemia e dal crescente impiego del lavoro da remoto. Questo ha portato a una riscoperta delle zone meno centrali, che offrono spazi più ampi e prezzi più accessibili. Inoltre, l’attenzione verso la sostenibilità ha portato a un aumento delle compravendite di immobili eco-sostenibili. Gli acquirenti mostrano una maggiore consapevolezza ambientale, cercando edifici con certificazioni energetiche elevate e soluzioni tecnologiche avanzate, come impianti fotovoltaici e sistemi di domotica.
Prospettive per l’anno 2025
Guardando al 2025, ci si attende che il mercato immobiliare continui a crescere, sostenuto da un’economia in espansione e da una stabilità politica maggiore. La digitalizzazione nel settore immobiliare giocherà un ruolo cruciale, con l’adozione di tecnologie come la blockchain per garantire transazioni più sicure e trasparenti. Si prevede anche una maggiore integrazione di piattaforme digitali per la gestione delle proprietà e la facilitazione delle trattative. L’uso di realtà aumentata e virtuale potrebbe rivoluzionare le esperienze di vendita, permettendo visite virtuali e interazioni più immersive con gli immobili. L’espansione delle infrastrutture, come l’alta velocità e il miglioramento dei trasporti pubblici, influenzerà positivamente la valorizzazione di alcune aree, rendendole più attrattive per gli investitori. Tuttavia, il settore dovrà affrontare alcune sfide. La carenza di nuove costruzioni potrebbe limitare l’offerta, mentre le normative ambientali sempre più stringenti potrebbero aumentare i costi di ristrutturazione. Gli operatori del settore dovranno adattarsi rapidamente per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verde e dalle nuove tecnologie.
RUBRICA CURATA DA
Dott. Andrea Matera – Affiliato Toscano Latina