La garanzia è un diritto previsto dalla legge ed applicabile quando si acquista una vettura usata da un rivenditore professionista o da un concessionario, ma non tutti sono a conoscenza del suo funzionamento e la sua validità temporale.
Nel 2021 i passaggi di proprietà sono stati circa il doppio delle immatricolazioni di nuove auto; acquistare un’auto usata ormai è per molti una consuetudine e l’offerta è sempre vasta (utilitaria, crossover, suv, auto di lusso con pochi mesi di vita, per amanti della guida sportiva o elegante, insomma ce ne sono per tutti i gusti).
Comprare una vettura di seconda mano da un concessionario offre maggiori tutele rispetto all’acquisto da un privato? Certamente, ma c’è molta confusione circa l’obbligo e la durata della garanzia prevista per legge. Va detto che non esiste una normativa specifica per il settore auto, per il quale vale quella relativa ai beni usati; occorre quindi interpretare correttamente la regolamentazione del consumo chiarendo diritti e doveri sia del venditore che dell’acquirente.
GARANZIA
La garanzia legale di conformità è di 24 mesi ed è prestata dal professionista che vende l’auto usata (concessionario, rivenditore, importatore di auto usate); tuttavia, per i beni usati, la legge prevede che, con l’accordo delle parti, possa essere ridotta a 12 mesi. Pertanto, se chi vende è un professionista e chi compra è un consumatore vale quanto prescrive la normativa sul consumo ed è d’obbligo la garanzia legale di conformità per due anni. Se, invece, a vendere è un privato (oppure chi compra è una persona giuridica che fa uso strumentale dell’auto usata) si applicano gli articoli dal 1490 al 1495 del Codice Civile, che regolano la “garanzia per i vizi della cosa venduta”. In questo caso, chi vende è tenuto a garantire che l’auto sia immune da vizi.
L’IMPORTANZA DEL CERTIFICATO DI CONFORMITA’
La garanzia legale tutela il consumatore nei seguenti casi: imprevisti che possono verificarsi sull’auto a seguito di difetti non comunicati dal venditore; come conseguenza di informazioni errate fornite in sede di acquisto; infine, se la manutenzione prevista dal costruttore non è stata effettuata nei tempi previsti. Per stabilire quali difetti possano essere inaspettati e quali, invece, già presenti sull’auto al momento della consegna è fondamentale redigere, a cura del venditore, il Certificato di conformità del veicolo. Il certificato contiene la descrizione delle reali condizioni dei componenti della vettura, pertanto, indicare che tutto è perfettamente funzionante, pur in presenza di difetti, non è sicuramente una cosa corretta. Il Codice del Consumo considera qualunque bene usato (non solo un’automobile) non perfetto e non prescrive che qualunque tipo di guasto debba essere coperto interamente dalla garanzia legale. Sarà cura del venditore professionista, pertanto, informare il consumatore sullo stato dell’auto e sulla eventuale necessità di interventi di manutenzione straordinaria.
La garanzia legale tutela il consumatore che acquista un’auto usata presso un professionista nel caso in cui emergano difetti inaspettati, oppure difetti dei quali il consumatore era stato messo a conoscenza prima dell’acquisto. In sintesi, copre qualsiasi difetto possa essere considerato non conforme al contratto di vendita; certo, non tutti i difetti o guasti su un veicolo usato possono essere considerati come non conformità che il venditore è obbligato a ripristinare. Nello specifico, sull’auto usata il Codice del Consumo precisa che la garanzia va applicata tenendo conto del tempo di pregresso utilizzo, limitatamente ai difetti non derivanti dall’uso normale della cosa. Ad esempio, il motorino di un alza vetro che si rompe potrebbe essere considerato accidentale e non un difetto presente al momento della consegna del veicolo. Al contrario, l’alterazione del contachilometri è un difetto di conformità anche in assenza di un guasto specifico.
SANZIONI PER I VENDITORI
Il Codice prescrive che, in caso di difetto di conformità, il venditore debba farsi carico del ripristino dell’auto, anche utilizzando ricambi usati. Non è corretto, invece, chiedere al consumatore di partecipare alle spese. Qualsiasi difformità grave o mancanza di qualità essenziale, conosciuta dal rivenditore e taciuta all’atto della vendita, può avere come conseguenza anche l’annullamento del contratto di acquisto, con la restituzione del veicolo al venditore e il risarcimento al consumatore delle somme versate. Il rifiuto di prestare quanto previsto dalla garanzia legale di conformità può essere segnalato dal consumatore all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) la quale ha la facoltà di erogare sanzioni molto pesanti. Questa può sanzionare le pratiche scorrette e che producono delle alterazioni nei contratti con i consumatori.
Tutto ciò riporta ad una considerazione finale, ovvero che sono sempre di più le variabili da considerare quando si decide di acquistare un’auto usata e, di conseguenza, è una scelta che richiede la massima oculatezza e delle conoscenze specifiche.
(D.R.)