L’importanza delle notifiche di spedizione delle cartelle esattoriali
È dello scorso 14 giugno una importante sentenza della Commissione Tributaria di Latina secondo la quale il “report delle spedizioni” interno all’Agenzia delle Entrate – Riscossione non può essere utilizzato come prova valida per dimostrare la regolare notifica di una cartella di pagamento. Si tratta di un caso di ricorso presentato da una contribuente circa una serie di tasse automobilistiche che risultavano non pagate e delle quali l’Agenzia delle Entrate intimava di effettuare il pagamento. Nel corso del processo si è evinto che, come prova della corretta spedizione delle cartelle esattoriali, l’Agenzia delle Entrate ha presentato un “report delle spedizioni” ovvero un documento interno degli uffici che registra l’avvenuta spedizione dei documenti al contribuente ritenuto moroso. Il Tribunale Tributario ha posto l’attenzione sul fatto che un report interno non può essere prova dell’avvenuta ricezione della cartella esattoriale da parte del cittadino e solo una ricevuta emessa da un ufficio postale può esserlo. Il report emesso dall’Agenzia delle Entrate non è sufficiente ad attestare che il plico sia giunto al destinatario, e solo una notifica corretta emessa dalle Poste, può comprovare che il contribuente sia stato adeguatamente avvertito del mancato pagamento e invitato a saldare i conti in arretrato. In questa vicenda, non si parla nemmeno della ricevuta di ritorno di una raccomandata, che attesterebbe la ricezione della cartella esattoriale da parte della signora, ma del fatto che l’Agenzia delle Entrate non ha prodotto documenti validi per attestare la spedizione stessa della cartella. A maggior ragione le notifiche successive alla prima, decadono in quanto i termini di pagamento proposti non sono mai arrivati a conoscenza della signora. A conclusione del caso, infatti, non solo è stato accolto il ricorso della signora, ma le cartelle esattoriali, risalenti al 2012, sono state annullate perché cadute in prescrizione per difetto di notifica. La sentenza n. 624/2024 fa riflettere da un lato su quanto sia importante per l’Agenzia delle Entrate seguire un preciso iter di notifica: senza una valida documentazione che attesta la spedizione della cartella esattoriale, la notifica stessa viene invalidata. Per i contribuenti rappresenta un importante precedente nella difesa dei propri diritti contro pretese fiscali non correttamente notificate.
Costantino Ferrara
Vice Presidente
Corte di Giustizia Tributaria
Latina e Roma