ASSOCIAZIONE A.D.D.A. diritti e difesa degli animali SPESSO COSTRETTI A VIVERE IN CONDIZIONI DIFFICILI

Proteggere cani, gatti, furetti, ma anche animali d’allevamento e selvatici, cercando di far capire che al di là di ciò che dice la legge, gli animali vanno rispettati in quanto hanno sentimenti come gli esseri umani e soffrono fisicamente e psicologicamente. E’ questo il principale fine con il quale nel gennaio 2017 è stata costituita A.D.D.A. (Associazione diritti e difesa animali). Un fine nobile quello dell’associazione presieduta da Giampiero Alberti che non punta a punire chi non rispetta la legge, ma spera di “educare” coloro che hanno un approccio aggressivo o sbagliato nei confronti degli animali. Tale attività viene esercitata con l’ausilio delle guardie zoofile le quali operano in un’area che copre buona parte della provincia di Latina: Aprilia, Cisterna di Latina, Roccamassima, Cori, Norma, Latina, Sermoneta, Maenza, Roccagorga, Priverno, Prossedi e Pontinia. E’ stato lo stesso Giampiero Alberti a fondare il nucleo Guardie zoofile di Latina nel 2014. L’associazione opera attraverso un’attività di volontariato (svolta a spese degli associati) i quali si sovvenzionano organizzando eventi di beneficienza o con le donazioni del 5 per mille. Annualmente vengono effettuati circa 70 sopralluoghi, dove principalmente si trovano cani senza il previsto microchip, con box sottodimensionati, feriti o non curati da malattie, detenuti e incatenati in cantine o balconi, denutriti e immersi nei propri escrementi, abbandonati senza cibo; inoltre si trovano gatti in pessime condizioni di salute ed in luoghi insalubri, spesso perché le persone con problemi economici e/o psicologici non sono in grado di mantenere adeguatamente i loro animali domestici. Durante tali sopralluoghi le guardie zoofile vengono a contatto anche con asinelli, cavalli, pecore, capre, rapaci e qualunque altro animale che necessita di aiuto. Nel corso degli interventi si cerca sempre di ottenere la collaborazione dei proprietari, ma non sempre ciò avviene; quando le persone, nonostante le prescrizioni cogenti, insistono nel loro atteggiamento menefreghista nei confronti degli animali e delle leggi, allora le guardie zoofile sono costrette ad utilizzare tutti i mezzi in loro possesso previsti dalla legge: sanzioni amministrative e denunce all’autorità giudiziaria. Nel corso dei sopralluoghi spesso gli ufficiali sono oggetto di offese verbali o aggressioni fisiche, in questi casi sono autorizzati a chiedere il supporto delle forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale).

Sono molte le persone che partecipano ai corsi per diventare guardia zoofila, ma ben poche quelle che poi svolgeranno con continuità tale ruolo in quanto è un’attività che mette a dura prova l’integrità psichica delle persone e richiede un’esposizione personale con i soggetti che subiscono i controlli; alcuni sporgono denuncia, anche se queste decadono per insussistenza dei fatti e vengono archiviate (comunque la guardia zoofila denunciata resta indagata fino a chiusura delle indagini).
Dalle testimonianze di molte guardie zoofile emerge in modo chiaro che durante i sopralluoghi la parte più difficile è rimanere calmi: quando le persone aggrediscono non bisogna reagire, a meno di eventi che implicano la possibilità di mettere in pericolo l’incolumità del pubblico ufficiale. Quando si assiste a violenze commesse nei confronti degli animali (spesso vengono feriti o uccisi dal proprietario), in quel momento verrebbe voglia di farsi giustizia da soli, ma in tali situazioni bisogna mantenere la calma, ricordarsi di essere un pubblico ufficiale che deve dare l’esempio ed attenersi alle prescrizioni della legge. Questo e ciò che la maggior parte dei componenti del nucleo non sa fare o non sopporta ed è, allo stesso tempo, la principale causa di abbandono dal nucleo. L’operatività dell’associazione, dunque, non è semplice e si presta per sua natura a diverse situazioni: a volte hanno un finale positivo e carico di belle emozioni, altre volte hanno un epilogo di tutt’altro tenore che può sfociare in situazioni delicate e rischiose, le quali richiedono lucidità e capacità di gestione del momento.